Al di là del paesaggio

AL DI Là DEL PAESAGGIO:
NOTTE MISTERIOSA





















Molto tempo fa un gruppo di ragazzi passeggiavano per le campagne e i boschi di un antico villaggio abbandonato. L’atmosfera era delle migliori. C’era una calma incredibile che, grazie al fruscio delle foglie degli imponenti alberi e al cinguettio degli uccelli rendevano il loro cammino molto piacevole, tanto che, non curandosi di quanto tempo era passato e quanto si erano allontanati, si ritrovarono in mezzo ad un’immensa prateria in cui vi erano degli imponenti massi posizionati in maniera a prima vista assurda: alcuni messi in verticale e qualcuno era posizionato in orizzontale, sostenuti da altre rocce in verticale. La loro struttura, la loro posizione, era nuova a quei giovani esploratori che non vedevano in queste pietre niente di particolare. Il tempo passava, la giornata stava quasi per finire e questi ragazzi cominciarono a preoccuparsi un po’ perché sapevano che ormai non sarebbero più potuti tornare indietro visto che la notte era alle porte e quindi decisero di accamparsi nei pressi delle rocce. L’ansia cominciava a salire perché i giovani cominciarono a pensare che la notte
potevano essere attaccati da belve feroci che si aggiravano nei boschi quando giunse il tramonto e, come d’incanto, quei massi che inizialmente si pensavano che erano lì senza nessun fine, cominciarono a filtrare i raggi di sole da creare un ragazzi meraviglioso gioco di colori che si propagava su tutto il cielo e la prateria. I rimasero incantati da tutto ciò perché non avevano mai visto nulla del genere e, senza rendersene conto, rimasero tutta la notte a guardare questo splendido alternarsi di colori che illuminavano la nottata. Così, una volta che si fece di nuovo giorno, i ragazzi potettero ritornare sui loro passi verso casa pensando e ripensando a cosa gli era accaduto qualche ora prima e riflettendo che, se non avessero visitato quei boschi e quelle praterie, non avrebbero mai potuto assistere a quella che hanno giudicato la cosa più bella che si possa mai vedere.

Jasmin Piromallo.

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